Home > Fonditori >

Fonditori

Paolo Antonio Gaffori

Avviso: la presente scheda costituisce solo un abbozzo.
Appena sarà possibile, verrà integrata con ulteriori informazioni.

Paolo Antonio Gaffori è un fonditore di campane originario di Poschiavo (Svizzera, Canton Grigioni) attivo nell'ultimo quarto del XVII secolo nelle valli delle Tre Leghe dei Grigioni cui la Valtellina - all'epoca - era soggetta.
Si dispongono - attualmente - di informazioni molto limitate sulla sua figura e sulla sua attività.
Alcuni studiosi, che si sono soffermati sulla figura del Gaffori nell'ambito di altre pubblicazioni, avanzano l'ipotesi di un legame di parentela tra Paolo Antonio e Cesare Gaffori, ex-cappuccino oriundo di Piacenza, che si convertì al protestantesimo e divenne pastore protestante di Poschiavo (1571), e di Mello e Traona (dal 1588 al 1591). [1] Il legame di discendenza tra Cesare e Paolo Antonio Gaffori è confermato anche da altri studi Elvetici. [2]


Seconda campana del Santuario della S. Casa Lauretana di Tresivio

Per quanto riguarda la produzione di campane di Paolo Antonio, da un primo confronto della tipologia di decorazione della campana, si potrebbe avanzare un legame tra il Gaffori e i fonditori lorenesi di campane che operarono molto anche in Valtellina nei secoli XVI-XVII. [3]
Infatti, analizzando l'unica campana finora osservata (ovvero quella del Santuario della Santa Casa di Tresivio), emerge l'uguaglianza della fascia decorativa che si trova sotto le immagini - costituita da una serie di spirali a motivi vegetali intervallate da una coppia di angeli che sorreggono il monogramma di S. Bernardino (IHS) - riscontrata tra la campana del Gaffori del 1693 e una campana fusa nel 1666 da Carlo Bonavilla per la chiesa di Malvaglia nel Canton Ticino.
L'ipotesi di un'influenza di fonditori lorenesi nella produzione del Gaffori è rafforzata, inoltre, dalla tipologia di sagoma che - nelle sue forme - è riconducibile alla tipologia della Sagoma Francese, introdotta in Italia dai fonditori provenienti dalla Lorena. [4]
È quindi probabile che il Gaffori sia entrato in contatto con dei fonditori lorenesi di area francese operanti anche in Valtellina e abbia da loro appreso l'attività e le tecniche di fusione delle campane.
Nonostante le informazioni documentarie siano scarse, il Gaffori può vantare una discreta produzione di campane, concentrata nell'arco di un ventennio, alla fine del '600. Le località dove il Gaffori ebbe modo di lavorare - finora note - sono: [5]


Dettaglio della seconda campana della S. Casa Lauretana di Tresivio

Note:

  1. F. Bormetti - S. Masa, Il Santuario della Madonna delle Grazie di Primolo, tipografia Bettini, Sondrio 2007; nota n. 147 a p. 309. Sulla figura di Cesare Gaffori, si veda: F. Valenti, Le dispute teologiche tra Cattolici e Riformati nella Rezia del tardo Cinquecento, tipolitografia Ignizio, Montagna in Valtellina 2010.
  2. F. Pool, Commemorazioni nella comunità riformata di Poschiavo, in "Quaderni grigionitaliani", n. 19, 1949-1950; p. 91.
  3. G. Scaramellini, Fonditori lorenesi di campane in Valtellina e Valchiavenna, in "Bollettino della Società storica valtellinese", n. 42, 1989; e G. Scaramellini, Ancora sui fonditori lorenesi di campane in Valtellina e Valchiavenna, in "Bollettino della Società storica valtellinese", n. 51, 1998.
  4. A tal proposito, si vedano le dispense ufficiali dell'Associazione Italiana di Campanologia (Epoca storica di fusione e forma della campana)
  5. Le informazioni sulle fusioni del Gaffori realizzate nel Canton Grigioni sono tratte da: E. Poeschel, Die Kunstdenkmäler des Kantons Graubünden; per le campane realizzate a Primolo e Vassalini: F. Bormetti - S. Masa, Il Santuario della Madonna delle Grazie di Primolo, tipografia Bettini, Sondrio 2007; p. 190 e le note n. 146 e n. 147 a p. 309.