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"Vox Tua dulcis in auribus meis": conferenza sulle campane della Provincia di Sondrio

"[Le campane hanno] costituito una delle voci più importanti della nostra storia e della nostra cultura. Sui campanili, sospeso tra cielo e terra, conserviamo un insospettabile tesoro. Se ne sono resi conto due giovani ricercatori valtellinesi, Simone Margnelli e Paolo Bordoni, che da alcuni anni si sono dedicati ad un lavoro mai svolto prima: censire e studiare tutte le campane della provincia di Sondrio. Non è un lavoro semplice, perché nel nostro territorio abbiamo circa 700 chiese, ciascuna con il suo campanile (difficilmente accessibile) e circa 1250 campane.
Con la collaborazione dell'associazione Amici del Museo di Sondrio, martedì 31 maggio, presso la sala Vitali del Credito Valtellinese, i due giovani hanno tenuto un incontro per presentare i risultati delle loro indagini. [...] Le campane possono essere studiate sotto molteplici aspetti: come oggetti legati alla storia, come prodotti artistici, come strumenti musicali, come strumenti di comunicazione... [...] Anzitutto i fonditori. Pochi sanno che in Valtellina abbiamo avuto degli abilissimi artigiani. I Sermondi di Bormio, [...] i Calderari, i Trabucchi, i Quadrio di Ponte e di Chiuro. La casa più rinomata è stata certamente quella dei Pruneri di Grosio, attiva dal 1822 al 1950, una delle fonderie più rinomate d'Italia e d'Europa. Oltre agli artigiani locali, in Valtellina hanno lavorato anche fonditori specializzati che venivano da fuori [...] e fondevano le campane sul posto in fornaci improvvisate, dato che i trasporti erano difficili. Nonostante ciò, gli antichi fonditori hanno saputo darci dei prodotti straordinari, ancora efficienti dopo quattro o cinque secoli. [...]
Le campane sono poi dei veri documenti storici, con le scritte che ricordano i benefattori, avvenimenti particolari, i caduti delle guerre e così via; sono spesso delle raffinate opere d'arte, con i fregi e le immagini sacre che le adornano; sono degli strumenti musicali, nei quali l'abilità di fonditori ha saputo ottenere voci e timbri di effetto straordinario. [...] Un lungo discorso meriterebbe poi il ruolo sociale che le campane hanno avuto come forma di comunicazione [...].
All'incontro era presente anche Roberto Luigi Botta, [presidente dell'Associazione Italiana di Campanologia]. Nel rivolgere il suo saluto ai presenti, ha ricordato che in Valtellina abbiamo un capolavoro dell'arte campanaria a livello europeo: il concerto della chiesa di Grosio, opera della fonderia locale Pruneri. La manutenzione di questo e degli altri tesori campanari (i meno conosciuti) deve costituire un dovere costante per le nostre comunità."

Tratto da: C. Ruffoni, Le campane, insospettabile tesoro sospeso tra cielo e terra in: Il Settimanale della Diocesi di Como di sabato 11 giugno 2016.